Il 24 settembre le piazze italiane ed europee sono state teatro delle manifestazioni dei gruppi di Fridays for future che hanno indetto lo sciopero globale per continuare le proteste sullo stato del cambiamento climatico.
Sul sito italiano fridaysforfutureitalia.it sono spiegate le ragioni dello sciopero:
-scioperiamo perché non abbiamo scelta
-lottiamo per il nostro futuro e per quello dei nostri figli
-scioperiamo perché ci ripetono che alla crisi climatica penseranno gli adulti
-scioperiamo perché la crisi climatica è già qui
Gli scioperi in Italia continueranno nei prossimi weekend ed è prevista la partecipazione di Greta Thunberg a Milano l’1 ottobre.
La fondatrice del movimento è intervenuta in piazza oggi a Berlino, in occasione della giornata di voto che porterà all’elezione della nuova cancelleria tedesca, invocando una sempre maggiore partecipazione della società civile. “Dobbiamo continuare a chiedere ai nostri leader di intraprendere una vera azione per il clima” ha detto la Thunberg di fronte ai manifestanti, affinchè si realizzi il cambiamento necessario ad impedire che le conseguenze del cambiamento climatico siano irreversibili.
Alla luce dell’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Ipcc) approvato il 6 agosto 2021, lo stato dei cambiamenti climatici ha raggiunto livelli senza precedenti in migliaia di anni e coinvolgono tutte le regioni della Terra e tutto il sistema climatico.
Il rapporto sancisce come sia inequivocabile l’influenza dell’attività umana nel riscaldamento dell’atmosfera, dell’oceano e delle terre emerse.
Le attività umane risultano essere responsabili di:
-aumento delle concentrazioni di gas serra
-aumento della temperatura della superficie globale
-ritiro dei ghiacciai, diminuzione del ghiaccio sulla terra e della copertura nevosa primaverile
-riscaldamento dello strato superficiale dell’oceano e acidifcazione dell’oceano causata dalle emissioni di Co2
-innalzamento del livello del mare
I cambiamenti climatici sono all’origine delle ondate di calore, delle intense precipitazioni, delle siccità e dei cicloni tropicali diffuse in tutte le regioni del mondo.
Il rapporto sottolinea come ci sia una relazione quasi lineare tra le emissioni di Co2 causate dall’uomo e il riscaldamento globale, per cui è fondamentale che le emissioni nette di Co2 si attestino sullo 0 intorno alla metà del secolo così da consentire che il riscaldamento globale non superi 1,5°C e si inverta il processo.
Nei prossimi 30 anni ci giocheremo il futuro nostro e dei nostri figli, esserne consapevoli è il primo passo per garantircelo.
Fonti: